INTELLIGENZE CREATIVE

Questo progetto nasce dalla domanda: la creatività è il risultato di una probabilità o di un metodo?

Perché Albert Einstein ebbe la prima intuizione sulla teoria della relatività osservando un orologio? Perché l’idea dello smartphone è venuta a un produttore di computer e non a chi produceva telefoni? Perché da una invenzione inutile, come una colla che non incolla, è nato uno dei prodotti più venduti nel mondo: il Post-it

Cercare una risposta a queste domande significava, come scriveva David Goleman:
definire l’anatomia del momento creativo.

E poi è arrivata la grande domanda: nella vita è più utile essere intelligenti o creativi?

Tra le teorie, gli esperimenti e le statistiche sul pensiero creativo degli ultimi 50 anni, da quando lo psicologo statunitense Ellis Paul Torrance definì il Torrance Test of Creative Thinking (TTCT) per misurare la creatività, non si è giunti ad una risposta condivisa. Tuttavia, c’è un punto su cui tutti gli scienziati concordano: il pensiero creativo al pari del pensiero logico è un’attitudine innata nell’essere umano, quindi presente in tutti noi. E queste attitudini sono di natura incrementale: possiamo svilupparle durante tutta la vita. 

Conoscere i processi dell’intelligenza creativa e sviluppare una consapevolezza delle proprie potenzialità.

 L’intelligenza è definita come un’insieme di abilità, talenti o capacità potenzialmente insita in tutte le persone e necessaria per risolve problemi e sviluppare nuove soluzioni.
Lo psicologo Howard Gardner prende le distanze dallo schema della visione tradizionalista di un’intelligenza misurabile con un punteggio univoco (QI), ma ha teorizzato le intelligenze multiple: linguistico-verbale, logico matematica, spaziale, intrapersonale, interpersonale, corporeo cinestetica e musicale.
Successivamente le ha declinate nelle intelligenze creative definendo la fisiologia della creatività attraverso lo studio delle vite di Freud, Einstein, Picasso, Stravinskij, Eliot,
Gandhi e Martha Graham.

La Collaborazione Scientifica 

Ci sono diversi metodi per potenziare la creatività, ma uno dei più recenti il Modello A.C.R. riassume tutte le precendenti teorie, estraendone una sintesi efficace, declinata in test ed esercizi. Il Modello A.C.R. è stato sviluppato da Alessandro Antonietti  professore di Psicologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ove dirige il Centro di Ricerca per l’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale (CROSS).

La nostra collaborazione con Antonietti nasce dall’osservazione che un cambiamento se visto come un problema, richiede un uno sforzo creativo per trasformarlo in opportunità. Quindi in una azienda occuparsi della soluzione dei problemi, dalla produzione al marketing fino alla finanza, significa occuparsi di creatività.

Nasce da queste premesse il workshop Intelligenze Creative. Uno strumento che potenzia la creatività delle persone con l’obiettivo di rendere un pensiero creativo l’equivalente di un pensiero produttivo.

Scarica la Brochure: Intelligenze Creative


 

MODELLO A.C.R.

Ampliare

ampliare il proprio punto di vista, andando oltre gli automatismi di pensiero (BIAS) e pregiudizi;

Collegare

collegare e associare concetti e cose diversi e lontani tra loro in qualcosa di nuovo;

Riorganizzare

riorganizzare, modificare, adattare per concretizzare il nuovo;